Mussolini e mister B.

Gira da tempo su internet un testo riferito ad Elsa Morante scritto nel 1945, che parla di Mussolini con lo scopo evidente di accostarlo a Berlusconi.
Ho ricevuto numerose email con questo testo con l’invito a diffonderlo.
Non ho mai fatto questo senza controllarne (nei limiti delle mie possibilità) l’attendibilità, avevo sentore che fosse una bufala, una scrittura troppo moderna, purtroppo in parte lo è.
In un mio precedente articolo avevo posto la domanda: “chi controlla le notizie su internet ?”, la risposta me la sto dando da solo :  NESSUNO.
In questo caso la sostanza non è stata stravolta, però non è il testo originale, non è quello che ha scritto Elsa Morante, non possiamo modificarlo a nostro piacimento per far dispetto a mister B.
Ora gira in rete a nome di Elsa Morante uno scritto che non è il suo, ci sono centinaia di blog con questo testo “taroccato”, l’unico giornale on line a rettificare il è stato Liberazione un bel giornale che consiglio di leggere, schierato a sinistra, ma non fazioso.
Con mio sommo dispiacere e disappunto, Repubblica con il titolo “Il forte e il giusto” ha pubblicato il testo taroccato (di chi dobbiamo fidarsi ?)
Qui di seguito i testi se volete confrontarli. Il forte e il giusto Repubblica — 25 febbraio 2010 pagina 55 sezione: CULTURA Il testo, del primo maggio 1945, è tratto da “Pagine autobiografiche postume”, pubblicate in Paragone Letteratura 456, febbraio 1988 (segnalato in “Testi Infedeli” da Stefano Nespor) IL CAPO del governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo (…). Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per interesse morale, una parte per astuzia, una parte per interesse (…). La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto (…) sceglie sempre il tornaconto. Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tuttalpiù il leader di un partito di modesto seguito (…). In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio di italiano. Ammiratore della forza, venale, corruttibile, e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti (…); mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare. – ELSA MORANTE

E questo quello (un po’ modificato) che gira su internet a mo’ di catena di S. Antonio:

“Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto. Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt’al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po’ ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano.Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare.
Qualunque cosa abbiate pensato, il testo, del 1945, si riferisce a Benito Mussolini …”

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2 risposte a Mussolini e mister B.

  1. Enrico scrive:

    Cose da matti.
    E’ proprio vero che non ci sono più le redazioni di una volta!?!

  2. Luisa scrive:

    Purtroppo anche il Fatto Quotidiano di gio o ven ha pubblicato la versione fasulla/alterata. Mi rammarico perché credevo che fosse un giornale seppur con dei limiti abbastanza attendibile.
    In questo caso non si sono dati la pena di cntrollare la fonte purchè fosse contro Mr. B.

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