Centrali nucleari in Italia, un bluff?

Non mi avevi detto che si andava in pensione a 30 anni?

Centrali nucleari in Italia

ovvero

Finite le elezioni finiti i proclami

Ormai è palese che la televisione e la gran parte dei giornali forniscono, sotto la spinta (leggi condizionamento e sudditanza politica) quasi sempre, notizie esagerate, irrilevanti e anche false.
Pur non dando tanto a bado quello che dicono o scrivono, quando si tratta di ambiente la notizia mi incuriosisce sempre.
Mi riferisco all’accordo nucleare fra Italia e Francia siglato il 24 febbraio 2009 di cui televisione, stampa e politici hanno parlato per settimane e nei vari comunicati si diceva :
“… Francia e Italia hanno firmato un accordo per la costruzione di quattro centrali nucleari in Italia entro il 2020”.
“… ENEL e EDF (electricité de France) hanno “siglato due memorandum of understanding (MoU)”.

Questo mi ha “infuriato” e in un mio precedente articolo avevo manifestato alcuni dubbi sulla opportunità di questa scelta.

Mi è capitato di leggere su internet il comunicato stampa ufficiale di Enel (vedi sotto) che spiega un po’ meglio le cose.

Risulta dal comunicato che ENEL e EDF  hanno “siglato due memorandum of understanding “, cioè un protocollo d’intesa o una lettera di intenti, che equivale a una stratta di mano.
Nessun contratto,  i partners dichiarano soltanto la loro buona volontà ma non prendono nessun impegno. Non ci sono in giro altri testi dettagliati.
Il primo memorandum “pone le premesse per un programma di sviluppo congiunto dell’energia nucleare in Italia da parte delle due aziende, ovvero per ora non c’è nessun piano del genere.

Poi si dice che “Enel ed EDF si impegnano a costituire una joint-venture paritetica (50/50) che sarà responsabile dello sviluppo degli studi di fattibilità per la realizzazione delle unità di generazione nucleare EPR”, ovvero EDF e ENEL faranno insieme uno studio di fattibilità. Chi lo finanzierà ? Quanto è stato stanziato? Boh!
Il secondo memorandum dice che “Enel ha espresso la volontà di partecipare all’estensione del precedente accordo sul nucleare a suo tempo raggiunto con EdF per la realizzazione in Francia di altri 5 reattori EPR”. Enel “ha espresso la volontà,” e EDF? Di solito, quando si fa un contratto, bisognerebbe essere d’accordo in due!

Questo naturalmente non vuole dire che Francia e Italia non siano interessate a collaborare sull’energia nucleare.
Il suo programma nucleare è in crisi, la Francia ha bisogno di partners per rilanciare e rifinanziare nuove centrali e probabilmente questa è la ragione che ha spinto Sarkozy a Roma.
Questo cosiddetto “accordo” fra Italia e Francia è solo propaganda fatta secondo un copione ormai collaudato e,  la gente (per un po’ anche io) continua a cascarci.

Mi sono convinto e tranquillizzato le centrali in Italia non le faranno MAI !

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(comunicato stampa di Enel del 24 Febbraio 2009 – cortesia di Pierangela Magioncalda)
ACCORDO ENEL-EDF PER LO SVILUPPO DEL NUCLEARE IN ITALIA
Nel quadro del Protocollo di Intesa italo-francese per la cooperazione energetica, l’Ad di Enel Fulvio Conti e il Pdg di Edf Pierre Gadonneix hanno siglato due Memorandum of Understanding per studiare la fattibilità di almeno 4 unità di terza generazione avanzata del tipo EPR da costruire nel nostro Paese e per estendere la partecipazione di Enel al programma nucleare in Francia, a partire dal reattore di Penly recentemente autorizzato.
“Enel è onorata di avere al suo fianco nel progetto di rilancio del nucleare in Italia un partner industriale come Edf che ha in questo campo un’esperienza e una reputazione riconosciute a livello internazionale – ha commentato Conti -. Gli accordi siglati oggi contribuiscono a rafforzare i legami tra i sistemi industriali di Italia e Francia in un settore strategico come quello dell’energia e a sviluppare ulteriormente la reciprocità nei rispettivi mercati.”
Roma, 24 febbraio 2009 – Nel quadro del Protocollo di Intesa italo-francese per la cooperazione energetica, Fulvio Conti amministratore delegato e direttore generale di Enel e Pierre Gadonneix, presidente e direttore generale di Edf hanno firmato un primo Memorandum of Understanding (MoU) che pone le premesse per un programma di sviluppo congiunto dell’energia nucleare in Italia da parte delle due aziende. Quando sarà completato l’iter legislativo e tecnico in corso per il ritorno del nucleare in Italia, Enel ed EDF si impegnano a sviluppare, costruire e far entrare in esercizio almeno 4 unità di generazione, avendo come riferimento la tecnologia EPR (European Pressurized water Reactor), il cui primo impianto è in costruzione a Flamanville in Normandia e che vede la partecipazione di Enel con una quota del 12,5%.
L’obiettivo è di rendere la prima unità italiana operativa sul piano commerciale non oltre il 2020.
Con il MoU di oggi, Enel ed EDF si impegnano a costituire una joint-venture paritetica (50/50) che sarà responsabile dello sviluppo degli studi di fattibilità per la realizzazione delle unità di generazione nucleare EPR. Successivamente, completate le attività di studio e prese le necessarie decisioni di investimento, è prevista la costituzione di società ad hoc per la costruzione, proprietà e messa in esercizio di ciascuna unità di generazione nucleare EPR, caratterizzate da:
· partecipazione di maggioranza per Enel nella proprietà degli impianti e nel ritiro di energia;
· leadership di Enel nell’esercizio degli impianti;
· apertura della proprietà anche a terzi, con il mantenimento per Enel e EDF della maggioranza dei veicoli societari.
L’accordo Enel-EDF entra in vigore il 24 febbraio 2009 e ha una durata di 5 anni dalla data della sua firma, con possibilità di estensione.
In un secondo MoU, Enel ha espresso la volontà di partecipare all’estensione del precedente accordo sul nucleare a suo tempo raggiunto con EdF per la realizzazione in Francia di altri 5 reattori EPR, a partire da quello che recentemente il Governo francese ha autorizzato nella località di Penly.
“Enel è onorata di avere al suo fianco nel progetto di rilancio del nucleare in Italia un partner industriale come Edf che ha in questo campo un’esperienza e una reputazione riconosciute a livello internazionale – ha commentato Conti -. Gli accordi siglati oggi contribuiscono a rafforzare i legami tra i sistemi industriali di Italia e Francia in un settore strategico come quello dell’energia e a sviluppare ulteriormente la reciprocità nei rispettivi mercati.”
Enel è oggi presente in Francia nel nucleare, con una partecipazione del 12,5% nell’impianto di terza generazione EPR a Flamanville (1.660 MW); nelle rinnovabili, tramite la controllata Erelis, con 8 MW eolici operativi a fine 2008 e una pipeline di circa 500 MW; nella commercializzazione di elettricità con oltre 1.000 GWh venduti nel 2008.
Ulteriori possibilità di sviluppo di Enel in Francia, riguardano la costruzione di un impianto a carbone pulito da 800 MW, la partecipazione in due unità a ciclo combinato alimentate a gas (CCGT) di Edf da 930 MW e la partecipazione al processo di gara per il rinnovo di concessioni per 25 centrali idroelettriche.
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