WikiLeaks

La trasparenza dei governi quale garanzia di giustizia, di etica, e democrazia!

Oggi si parla molto di WikiLeaks e di Julian Assange, uno dei creatori di questo sito web, che con le sue pubblicazioni di documenti segreti sta facendo tremare i governi e le diplomazie di mezzo mondo.
Si tratta di una organizzazione  internazionale che dal 2007 riceve in modo anonimo, documenti di carattere governativo o aziendale coperti da segreti, si occupa di verificarne l’autenticità e poi li pubblica tramite i propri server, preservando l’anonimato degli informatori e di tutti coloro che sono implicati nella “fuga di notizie”.
Contenuti scomodi e imbarazzanti che svelano verità tenute nascoste.
Quando Assange consegna ai giornali  migliaia di file riservati sulle operazioni militari statunitensi in Afghanistan e pubblica “Collateral Murder“, lo sconvolgente video in cui si vedono i piloti americani dell’elicottero Apache uccidere 10 civili tra cui un reporter della Reuters, tutto il mondo viene a conoscenza della devastante realtà della guerra in Afganistan  e del suo fallimento.
Wikileaks  si propone di diventare il servizio di intelligence più potente della Terra, un’agenzia spionistica al servizio della gente.
Un servizio open source, democratico usato per scopi leciti, più etico e meno fazioso rispetto a qualsiasi altro servizio di intelligence governativo.
Non ha interessi commerciali o nazionali di base, ma il suo unico interesse è la libertà e la veridicità dell’informazione.
Tutto questo scavalcando il potere costituito, che controlla e spesso ostacola la diffusione della verità nel mondo.
Wikileaks ha realmente avuto accesso e pubblicato i segreti della diplomazia americana, ma in che modo?Escludendo un “buco” informatico e vista la quantità di documenti pubblicati, probabilmente qualcuno è riuscito a violare le difese di uno o più database dove il materiale era custodito.
Ma c’è un’altra possibilità: il tradimento di qualcuno abbastanza in alto che, per calcolo (si dice per danneggiare il governo Obama)  o per corruzione, ha voluto rendere noti i documenti riservati.
Un team di volontari, giornalisti, attivisti, scienziati e dissidenti di governi totalitari, organizza e pubblica queste notizie garantendo la segretezza, l’affidabilità e la sicurezza delle fonti, mentre un gruppo di hacker  si occupa della sicurezza del sito e di chi lo contatta.
Wikleaks ha i propri server principali presso un provider svedese  noto per il livello di sicurezza che garantisce, ospitandoli in un bunker antinucleare, oltre ad altri secondari (mirror) in altri paesi o presso privati cittadini.
Il sito di Wikileaks non mantiene traccia dei log (le tracce delle interazioni informatiche che avvengono verso i suoi server) per tutelare l’anonimato di chi gli invia i documenti riservati.
La forza tecnologica di Wikileaks sta tutta nell’uso della crittografia, e della cifratura a doppia chiave.
E’ per questo che non si può fermare.

Queste cose danno molto fastidio ai governi interessati da queste rivelazioni, gli Stati Uniti in primis.
Chi rivela un malaffare è segnato , sarà diffamato con false notizie create ad arte e sommerso da montegne di merda fango (ne sa qualcosa Saviano).
Julian Assange è stato accusato di stupro ed è ricercato dall’ Interpol con un mandato di cattura internazionale.
E’ evidente che si tratta d’ una vendetta trasversale contro Assange per l’enorme massa di documenti riservati e scottanti diffusi dal suo sito internet .
Sarà la storia dirci come andrà a finire, non ci perderemo niente, perchè prima o poi tutto verrà a galla.

Questa voce è stata pubblicata in Media, Persone, Società e contrassegnata con , , . Contrassegna il permalink.

5 risposte a WikiLeaks

  1. enri1968 scrive:

    Bel post, giunti a questo punto della storia dell’umanità la rete e Wikileaks sono delle risorse importanti.

  2. Mirco scrive:

    Gli effetti di queste rivelazioni sono ancora da comprendere, come non sappiamo che fine farà Julian Assange.
    Nel frattempo i vari Stati fanno a gara per minimizzare il contenuto dei documenti, ci potrebbe essere qualche crisi diplomatica credo che il problema vada oltre i singoli casi.
    Queste notizie evidenziano l’atteggiamento americano di chi ritiene di essere la “questura” del mondo intero.
    L’opera di Wikileaks è importante perché mostra la falsità di chi è al potere, e l’enorme differenza tra quello che dicono e quello che fanno.

  3. Laura T scrive:

    … ma buttare giù tutti i poteri, anche quelli eletti democraticamente, apre la porta a governi autoritari. La disillusione della gente a cosa può portare ? Se son “tutti uguali” ad astenersi dal votare. E poi ? Mettiamo che non vada più a votare il 60/70% della gente. Finisce che così il 30% che va a votare sarà quello proprio di stampo illiberale esclusivamente interessato al potere e non ci governerà certo meglio.
    E poi chi può assicurare che i documenti di Wikileaks siano sempre quelli veri, e non falsi creati appositamente da qualcuno ?
    Milioni di documenti, ma chi si mette lì a leggerli e capirli ? Qualcuno li dovrà sempre elaborare e il cittadino si dovrà fidare.
    In ogni caso, come ho detto nel mio post, il cittadino medio, chè maggioranza in tutti i paesi, si abitua a tutto, si anestetizza di fronte a tutte le porcherie, e alla fine tutta la fatica di Wiky non sarà servita a niente. In questo in Italia siamo già ben più avanti di tutti gli altri paesi del mondo ….

  4. enri1968 scrive:

    Wikileaks ha due nuovi dominii pubblici : http://wikileaks.nl/ e http://wikileaks.de/

    il principale http://wikileaks.org/non funziona più

    @ Laura T tutti i governi hanno segreti, anche quelli democraticamente eletti, Julian Assange e la sua organizzazione spezzano questa omertà.
    Prova a pensare se in Italia finalmente sapessimo la verità sulle stragi, su Ustica ecc. ecc.

  5. enri1968 scrive:

    Qui invece è possibile firmare la petizione on line per Julian Assange
    http://freeassange.org/

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.