Serpico

Francesco Vincent Serpico, meglio noto come Frank Serpico è un poliziotto statunitense.
E’ nato a Brooklyn (New York) il 14 aprile del 1936  da Vincenzo e Maria Giovanna Serpico, due emigrati napoletani.
Ora, vive in una capanna di tronchi nella foresta lungo l’alto corso del fiume Hudson, assieme alla sua compagna, così ci racconta Vittorio Zucconi in un articolo di Repubblica.

Frank è ancora in guerra col mondo, come era in guerra con i gangster, i pusher, i magnaccia, i mafiosi di Brooklyn, ma soprattutto con i suoi colleghi, che di quei delinquenti erano al soldo.
Ho ancora incubi – racconta – ogni volta che schiudo una porta, vedo la canna della pistola che mi sparò in faccia”.
Non c’è pace per lui, neppure fra i larici e gli abeti, un matto, un maniaco, come tutti coloro che si ostinano a credere alla giustizia.
Come è attuale la sua storia …

Si arruolò diciottenne nell’esercito statunitense e per due anni prestò servizio in Corea.Al rientro in patria, lavorò come investigatore privato a tempo parziale mentre completava gli studi al college.
Nel 1959, all’età di ventitré anni, entrò nel dipartimento di polizia di New York, dove prestò servizio per dodici anni.
Resosi conto di un diffuso problema di corruzione, tentò a lungo di denunciare la situazione presso i suoi superiori, senza ricevere alcun ascolto e venendo anzi preso di mira.
Al rientro da un viaggio in Europa, il pesante interrogatorio a cui fu sottoposto da parte della polizia doganale di New York lo convinse a rivolgersi al New York Times, che rese pubbliche le informazioni sulla corruzione nel dipartimento di polizia newyorchese suscitando un notevole scalpore, tanto che l’allora sindaco di New York John Lindsay incaricò il giudice Whittmann Knapp di presiedere un’apposita commissione d’inchiesta.
Nel febbraio 1971, durante un’operazione di routine, Frank Serpico venne colpito al volto da un colpo di pistola.
Qualche mese dopo si presentò comunque a testimoniare presso la commissione Knapp, rivelando tutti i suoi tentativi falliti di denunciare la corruzione presso le più alte cariche della polizia e lo stato di connivenza e omertà riscontrati.
Molti ritennero che l’incidente accaduto durante l’operazione di polizia fosse un tentativo da parte della polizia stessa per cercare di ridurre Serpico al silenzio.
Al termine della vicenda, Frank Serpico si trasferì in Europa, anche per recuperare le conseguenze dell’incidente, trascorrendovi un decennio in viaggi e studi.All’inizio degli anni ottanta ritornò negli Stati Uniti, tenendo conferenze presso università e scuole di polizia e fornendo sostegno ad altri poliziotti coinvolti nella lotta alla corruzione interna.Nel 1997, promosse presso il New York City Council una proposta legislativa per istituire una commissione indipendente per la sorveglianza e il controllo sulla corruzione e sull’abuso di violenza della polizia di New York, nella speranza di poter fornire uno strumento di sostegno ai poliziotti onesti per poter denunciare in totale sicurezza gli episodi di cui erano stati testimoni.
Negli ultimi anni ha fondato una casa di produzione a sostegno di progetti finalizzati a promuovere e a diffondere principi etici più rigorosi nell’ambito delle forze dell’ordine.
La vicenda di Frank Serpico è stata raccolta e raccontata da Peter Maas in un libro di successo (oltre tre milioni di copie vendute nei soli Stati Uniti), tuttora in ristampa nei paesi anglosassoni, da cui fu tratto nel 1973 il film Serpico, interpretato da Al Pacino e diretto dal regista Sidney Lumet, candidato anche al Premio Oscar. [da Wikipedia]

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2 risposte a Serpico

  1. Giovanni scrive:

    Ma il cappello non ti scappa ?
    E la bionda dove l’hai trovata ?
    Bello comunque l’articolo

  2. enrico1968 scrive:

    Ce ne fossero altri come lui! Mi ha sempre affascinato la sua storia, ecco un vero Eroe.

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