Il Consumo Critico
Consumare criticamente significa avere un approccio diverso agli oggetti che dobbiamo acquistare, valorizzare il lavoro di chi lo ha fatto, utilizzare un oggetto che cerca di rispettare l’ambiente, chiedersi se abbiamo veramente bisogno di quell’oggetto.
Ogni giorno ci troviamo davanti a scelte economiche da fare: la benzina per l’auto, la spesa alimentare, l’acquisto di abbigliamento, le spese per i divertimenti..
Tutte queste scelte sono casuali o possono essere fatte con qualche ragionamento?
Quando compri, tu voti, dai la tua approvazione all’azienda produttrice !
Abbiamo un enorme potere : “possiamo decidere quale prodotto acquistare”. Sfruttiamolo!
Con le nostre scelte “votiamo”, diamo fiducia, soldi, utili ad un impresa piuttosto che ad un’altra.
Siamo tutti noi con le nostre scelte di consumo a decidere se un prodotto verrà ancora commercializzato o se la sua produzione dovrà essere abbandonata.
Per ogni nostro acquisto, noi diamo un consenso a quell’oggetto e a quel produttore, con tutto quello che la sua storia si porta dietro come ad esempio se sfrutta o no i lavoratori, se è o no una produzione inquinante, se paga le tasse oppure no, se l’imballo è riciclabile o ridotto al minimo e così via.
L’alternativa è non essere complici dei comportamenti scorretti delle imprese, non inquinare il mondo senza accorgersene, e non farsi raggirare dalla pubblicità, l’alternativa è diventare consumatori consapevoli.
I nove Comandamenti per un Consumo Sostenibile
1) Compra e consuma di meno
Non esistono prodotti ecologici, ma solo meno dannosi di altri. Ogni prodotto (anche un bicchier d’acqua) comporta un invisibile “zaino ecologico” fatto di consumo di natura , di energia e di tempo di lavoro.
2) Compra “leggero”
Cerca di scegliere i prodotti a minore intensità di materiali e con meno imballaggi possibili, tenendo conto del loro peso diretto, ma anche di quello indiretto, cioè dello “zaino ecologico”.
3) Compra durevole
Buona parte dei cosiddetti beni durevoli si cambia troppo spesso. Cambiando auto ogni 10 anni, invece che ogni 5, ad esempio, si dimezza il suo zaino ecologico (25 tonnellate di natura consumate per ogni tonnellata di auto). Lo stesso vale per mobili e vestiti, per l’elettronica (computer, hi.fi, CD..)
Quanti cellulari (e relative batterie) avrete comprato e buttato quando avrete 90 anni??? Forse 50???
4) Compra semplice
Evita l’eccesso di complicazione, le pile e l’elettricità quando non siano indispensabili. In genere oggetti più sofisticati sono più fragili, meno riparabili, meno duraturi. Sobrietà e semplicità sono qualità di bellezza
5) Compra vicino
Spesso l’ingrediente più nocivo di un prodotto sono i chilometri che contiene. Comprare prodotti della propria regione riduce i danni ambientali dovuti ai trasporti e rafforza l’economia locale.
6) Compra sano
Compra alimenti freschi, di stagione, nostrani, prodotti con metodi biologici, senza conservanti né coloranti. Non è sempre facile trovarli e spesso costano di più. Ricorda però che è difficile dare un prezzo alla salute delle persone e dell’ambiente.
7) Compra più equo
Molte merci di altri continenti vengono prodotte in condizioni sociali, sindacali, sanitarie e ambientali inaccettabili. In Europa sta però crescendo la quota di mercato del commercio equo e solidale. Preferire questi prodotti vuol dire per noi pagare poco di più, ma per i piccoli produttori dei paesi poveri significa spesso raddoppiare il reddito.
8) Compra informandoti
E’ meglio cercare di evitare alcuni tipi di prodotti fabbricati o venduti da grandi complessi industriali/multinazionali. Diversi casi hanno dimostrato che spesso la legislazione è stata modellata sui desideri delle lobby economiche,nascondendo i danni alla salute e all’ambiente.
9) Compra “smarchiato”
Evita i prodotti troppo reclamizzati. La pubblicità la paghi tu: quasi 400 euro all’anno per famiglia. La pubblicità potrebbe dare un contributo a consumi più responsabili, invece spinge spesso nella direzione opposta.
Ciao, ho letto con piacere i 9 Comandamenti e mi ci sono ritrovato! Al giorno d’oggi ci vuole impegno e volontà, però poi mi sento meglio ad essere un consumatore consapevole e critico.
Enrico