RIDURRE – decrescita o collasso

RIDURRE

“Decrescita o Collasso

Venerdì 15 maggio ore 21:00
Presso “binario zero”
Stazione FF.SS. Villafranca di Verona
Ingresso Gratuito

Chi crede che la crescita esponenziale possa continuare all’infinito, in un mondo finito, è un folle o un economista.

pil_gpi1Secondo Serge Latouche è la crescita stessa a causare la povertà, infatti le leggi economiche prevedono che il più abile, conquisti il mercato e entri in una spirale di crescita a cui corrisponde una spirale di esclusione per i concorrenti.
Durante la crescita i prodotti si moltiplicano e diventano merci.
Con la mercificazione il mercato si allarga a sfere sempre più ampie, fino a dissolvere i legami sociali che prima univano solidalmente chi forniva beni e servizi e chi ne usufruiva.
Nel grande mercato globale non occorre più conoscersi, tutto è anonimo: ci si rifornisce di merci senza autore, nei grandi mercati, si torna a casa e si consuma, ma vi si può morire senza che nessuno se ne accorga.
Nel grafico a fianco vengono evidenziati due indici, in funzione del tempo:
Il GNP Gross National Product” (in giallo) , indicatore del prodotto interno lordo (PIL )
Il GPI “Genuine Progress Indicator” (in verde), cioè l’indicatore di progresso reale
In esso si vede che, mentre il PIL cresce, il GPI raggiunge un massimo in corrispondenza di un certo valore di PIL, per poi decrescere anche se il PIL continua ad aumentare.

Questo significa che l’aumento del PIL, non comporta più un aumento della ricchezza, anzi ci fa divenire sempre più poveri, sia a livello di progresso reale che di legami sociali.

Mauro Bonaiuti, Presidente dell’Associazione per la decrescità approfondirà questi argomenti.

Per approfondire l’argomento visualizza qui


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