Si tratta di un messaggio evangelico vero e proprio, i dieci comandamenti raccontati attraverso l’esperienza e la sofferenza di Tito, il ladrone buono.
Tito, sulla croce condivide la morte con Gesù ricevendone in cambio un’astratta promessa di paradiso…
Alla fine, dopo la critica a tutti i comandamenti, ne cita un altro, l’undicesimo, quello dell’amore, quello della “pietà che non cede al rancore“ che secondo me è quello che li riassume tutti.
Ecco il testo della canzone:
- Non avrai altro Dio all’infuori di me, spesso mi ha fatto pensare: genti diverse venute dall’est dicevan che in fondo era uguale.
Credevano a un altro diverso da te e non mi hanno fatto del male ,credevano a un altro diverso da te e non mi hanno fatto del male. - Non nominare il nome di Dio, non nominarlo invano. Con un coltello piantato nel fianco gridai la mia pena e il suo nome: ma forse era stanco, forse troppo occupato, e non ascoltò il mio dolore, ma forse era stanco, forse troppo lontano, davvero lo nominai invano.
- Onora il padre, onora la madre e onora anche il loro bastone, bacia la mano che ruppe il tuo naso perché le chiedevi un boccone: quando a mio padre si fermò il cuore non ho provato dolore, quanto a mio padre si fermò il cuore non ho provato dolore.
- Ricorda di santificare le feste. Facile per noi ladroni entrare nei templi che rigurgitan salmi di schiavi e dei loro padroni, senza finire legati agli altari sgozzati come animali, senza finire legati agli altari sgozzati come animali.
- Il quinto dice non devi rubare e forse io l’ho rispettato vuotando, in silenzio, le tasche già gonfie di quelli che avevan rubato: ma io, senza legge, rubai in nome mio, quegli altri nel nome di Dio, ma io, senza legge, rubai in nome mio, quegli altri nel nome di Dio.
- Non commettere atti che non siano puri cioè non disperdere il seme. Feconda una donna ogni volta che l’ami così sarai uomo di fede: Poi la voglia svanisce e il figlio rimane e tanti ne uccide la fame. Io, forse, ho confuso il piacere e l’amore: ma non ho creato dolore.
- Il settimo dice non ammazzare se del cielo vuoi essere degno. Guardatela oggi, questa legge di Dio, tre volte inchiodata nel legno: guardate la fine di quel nazzareno e un ladro non muore di meno, guardate la fine di quel nazzareno e un ladro non muore di meno.
- Non dire falsa testimonianza e aiutali a uccidere un uomo. Lo sanno a memoria il diritto divino, e scordano sempre il perdono: ho spergiurato su Dio e sul mio onore e no, non ne provo dolore, ho spergiurato su Dio e sul mio onore e no, non ne provo dolore.
- Non desiderare la roba degli altri
- e non desiderarne la sposa. Ditelo a quelli, chiedetelo ai pochi che hanno una donna e qualcosa: nei letti degli altri già caldi d’amore non ho provato dolore. L’invidia di ieri non è già finita: stasera vi invidio la vita.
- Ma adesso che viene la sera ed il buio mi toglie il dolore dagli occhi e scivola il sole al di là delle dune a violentare altre notti: io nel vedere quest’uomo che muore, madre, io provo dolore.
Nella pietà che non cede al rancore, madre, ho imparato l’amore.