Sabato 10 aprile militari afgani e della coalizione internazionale sono entrati nel Centro chirurgico di Emergency a Lashkar-gah e hanno arrestato alcuni membri dello staff nazionale e internazionale, tra cui tre cittadini italiani: Matteo Dell’Aira, Marco Garatti e Matteo Pagani, con l’accusa di complotto.
Personalmente credo che questa accusa ai nostri connazionali sia assurda e inverosimile.
Non voglio pensare ad una messa in scena per screditare Emergency, per la sua posizione antimilitarista, però mi viene da fare una riflessione:
Il 20 febbraio 2010 le forze speciali statunitensi hanno indirizzato per errore i loro cacciabombardieri su un convoglio di tre veicoli, uccidendo 27 civili innocenti, tra cui donne e bambini, oltre al ferimento di altri 12.
In quella zona non sono ammessi giornalisti ed Emergency costituisce un possibile e inopportuno veicolo di verità, un disturbo per i “signori delle guerra” perché l’organizzazione umanitaria è involontariamente un segnalibro di quello che succede laggiù.
Fatta questa riflessione auspico che la verità, qualunque essa sia, esca subito e non lasci nessun dubbio su quanto accaduto.
Purtroppo temo che si farà di tutto affinché esca una “mezza verità”, che porterà a casa i nostri cittadini, ma che lascerà un’ombra di legittimo sospetto su quello che è successo e la classe politica italiana su questo è maestra ed il nostro Ministro degli Esteri già si sta muovendo in tal senso.
Quando tutto sarà finito molti diranno, che l’avevano pensato, altri che l’avevano detto, io lo scrivo e se sarò smentito, dirò che mi sono sbagliato, ora dico : “io sto con Emergency“.
Se anche voi condividete questa opinione potete esprimerla qui
“faranno aratri delle loro spade e trasformeranno le lance in falci” (Isaia); “il lupo abita con l’agnello…” (Isaia).
Alla fine anch’io sto con Emergency.
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